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Uscite di emergenza


Entro ed esco dalle emozioni, come da abiti che mi stanno stretti. Capacità di reazione, forza, paura, chiamatela come volete ma ci sto prendendo un certo gusto ad essere un tester, il tester di me stessa.

Farò la fine dei rossetti prova della profumeria? Forse, finchè non arriverà la ragazzina che mi ruberà mettendomi in borsa.

 
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Pubblicato da su 16 aprile 2013 in Uncategorized

 

Pulviscoli dorati


Un fiore piccolo e delicato, un germoglio talmente soffice da essere come un batuffolo di cotone, gioca con dei granelli di sabbia, si riga e si graffia un pò ma poi torna a schiudersi sotto i raggi del sole, sa che le nuvole arriveranno e anche la notte e anche la pioggia, ma sa che può affrontarli chiudendosi o riparandosi sotto un fungo che proprio grazie alla tempesta e poi alla rugiada è cresciuto. Sa che alla fine, nonostante tutto, lo spettacolo di stare sotto al sole non può essergli negato solo a causa del freddo e sa che se la musica ti fa accartocciare il cuore, così può fare anche l’amore e che la memoria è breve e cancella ma le emozioni sono insite nel Dna e nell’animo e che niente può mai distruggertele seppur a tratti te le rubi. E non importa chi e non importa come, perchè il punto non è ciò che si vede perchè potremmo essere solo pulviscolo che sarebbe uguale, che poi la voce ti sale poco perchè il respiro si affanna e una fitta sale e allora speri un pò che passi un pò che resti e un sorriso si stampa quasi beffardo, perchè sa che prima lo disdegnavi ma che ora lo lasci un pò comparire. Magari non è che sarà sempre così ma questi piccoli regali si possono accettare, saltuari e unici, come una pioggia di polvere stellare che si poggia sulla peluria delle braccia e ti fa brillare come un pesciolino elettrico e trasparente che nel mare blu diventa verde e sembra una loto e sembra un fiore.

 
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Pubblicato da su 5 marzo 2013 in Uncategorized

 

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Cercando il bandolo


Non so quando ho smesso. Credo nel 2009, ma magari anche un anno prima, dopo quel fatto. Eh che prima ero ancora dall’altra parte. Son cambiata tutto d’un tratto, ho smesso di comportarmi nel modo spontaneo, ok forse un pò irrispettoso, ma più ragionevole di ora. 

Sapete quando da piccoli ci dicevano: “Sono cose da grandi?”. Stasera mi son resa conto che ora son passata dalla parte dei grandi. Non perchè ho un lavoro, quello no. In quello ci metto abbastanza passione ed è fonte di creatività e soddisfazione. Non perchè vivo da sola, credo di non essere mai stata così sbadata e immatura nel gestire i miei spazi. 

Son passata dall’altra parte nel modo in cui reagisco a certe cose. Una volta mi lanciavo e andavo dritta, testarda come un mulo, chi se ne importava dell’orgoglio, l’importante era dar ascolto ai sentimenti e alle emozioni.

Ora no. Cioè non più. Ho perso il filo. Lo ritroverò(forse?)

 
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Pubblicato da su 6 dicembre 2012 in Uncategorized

 

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A pari merito tra Giotto e Pitagora


Sono abbastanza indecisa se paragonare la mia vita sentimentale ad un cerchio o ad un triangolo equilatero. Mi sento come la coordinata del centro, sono equidistante da tutti i punti, da tutti i lati e dalla circonferenza. Sono quel punto fatto con la matita all’incrocio dei tre assi, l’incisione lasciata dalla punta di ferro del compasso. Un pò smussata e un pò pungente, oscillo tra slanci di dolcezza e picchi di cinismo, trovando un equilibrio perfetto nell’apatia. Non mi interessa più nessuno.

Forse è l’inizio di un periodo di pace, forse è il momento di concentrarsi su altro. Quel che è certo, è che una persona che non dà amore, non ha molto senso. Ma, come dice Vasco: “Domani arriverà, domani arriverò lo stesso”.

 
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Pubblicato da su 5 dicembre 2012 in Uncategorized

 

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Ispirazione e poesia


“… e io mi fermo a pensare a tutti quelli che partono, scappano o sono sospesi per giorni, mesi, anni in cui ti senti come uno che si è perso tra obbiettivi ogni volta più grandi… (Imparare dal vento – Tiromancino)”

E a volte mi sento un pesce fuor d’acqua, mezza pazza e mezza banale,
una persona dolce ma superficiale, non mi so regolare,
di torto e ragione ignara, all’eterna ricerca di un metro di misura
che mi faccia sentire pura,
volontà di essere accettata e di sentirmi unica,
misantropa e socievole,
tutto e niente.

Voglio te che non ci sei,
voglio te che non vorrei,
voglio te che con gli occhi mi fissi,
fino a raggiungere gli abissi, in fondo, stop.

Lo sguardo distolgo,
perchè non è tempo,
senti il vento che dice che non è momento,
il mio cuore è sempre attento
a sfuggire a quel tormento.

 
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Pubblicato da su 22 ottobre 2012 in Uncategorized

 

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Nessuna intersezione


Se dovessi descrivere la mia vita in questo periodo direi che è fatta di insiemi che non si intersecano. Tanti pezzi isolati che non si toccano, come un puzzle che ha la cornice e i colori divisi per area. Manca solo qualcosa che li metta insieme.

 
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Pubblicato da su 16 ottobre 2012 in Uncategorized

 

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Equazioni impossibili


Sapete cosa sono le equazioni impossibili? Sono quelle che affermano un fatto falso. Per esempio:

0 = numero diverso da zero

Magari questa equazione parte così:

3x – 4= 2x + x + 1

Voi vi mettete lì tranquilli a sommare, sottrarre, moltiplicare e dividere i vostri bei termini di primo grado e noti. Fin qui tutto bene, non vi fate nessuna domanda.
Questo è quando cominciate a frequentarvi con qualcuno.

Continuate e vi ritrovate con questa formula:

3x – 2x -x= 4 + 1

A questo punto, ancora siete abbastanza sereni ma c’è qualcosa, un piccolo fremito a livello del cuore, dato dal fatto che comunque un pò di esperienza nel risolvere equazioni già ce l’avete, quindi intuite che qualcosa non va proprio come dovrebbe.
Questo è quando cominciate a pensare a quella persona un pò troppo di frequente e la cosa vi lascia un pò perplessi e preoccupati.

Ecco. E’ questo il momento in cui capisci che la vita, purtroppo, non è bella come la matematica.

Perchè a questo punto per la matematica è così:

0 = 5 —> Equazione impossibile. Basta che lo scrivete e il compito lo passate. Magari a pieni voti.

La vita invece può prendere 2 strade:

1) Continui a risolvere e quando ti rendi conto che è impossibile è già troppo tardi e devi fare i conti con quella disuguaglianza, quella mancanza di bilanciamento, puoi essere o lo 0 o il 5, non importa, ma comunque non sei lo stesso numero.
Questo è soffrire per un amore sbagliato.

2) Ti fermi a 3x – 2x -x= 4 + 1
Non hai la forza, l’energia e le risorse per scoprire se è risolvibile o meno.
La lasci semplicemente lì, resti col dubbio ma quantomeno non puoi restarne delusa.
Questo è abbandonare la barca prima che affondi.

Ho abbandonato la barca

 
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Pubblicato da su 19 settembre 2012 in Uncategorized

 

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Lussi che non ci si può permettere


Mi son spostata per un pelo. Ho sfiorato la tragedia, per la prima volta ho pensato a me e son fuggita. A gambe levate, perchè va bene la relatività, va bene che chi non risica non rosica e che bisogna buttarsi ma.. non sempre. Non quando continui a viaggiare svuotata perchè un amore terribilmente sbagliato ti ha prosciugato le scorte emotive di anni. E quindi niente, un’altra mezza cosa chiusa, stavolta almeno salviamo la dignità ma comunque perdiamo dei bei momenti che sarebbe stato bello vivere. Ci son delle cose che da qualunque prospettiva le guardi sono sbagliate, tranne quando le guardi col cuore, ma è un lusso che non mi posso proprio permettere.

 
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Pubblicato da su 18 settembre 2012 in Uncategorized

 

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Panico


Vita intossicata. Piango, è colpa mia. Come ho potuto, farmi questo, non riesco più a riprendermi, sono instabile, volo incerta descrivendo figure geometriche rettangolari come le mosche, svoltando ad angoli retti, sbattendo contro i vetri, momenti di lucidità seguiti da momenti di follia pura, voglio urlare ma nessuno risponderà alla mia richiesta di aiuto. Sono sola con me stessa e ho i piedi cementati al suolo.

 
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Pubblicato da su 12 settembre 2012 in Uncategorized

 

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Una volta mi hai detto


Una volta mi hai detto che quando scrivi ahahah in chat è perchè ridi davvero.
Una volta mi hai detto che volevi organizzare un’esportazione di speck dall’Italia.
Una volta mi hai detto che se ero triste, ti rendevo triste.
Una volta mi hai detto se avevo voglia di girare il mondo insieme a te.
Una volta mi hai detto che sono bella quando rido.
Una volta mi hai detto: perchè non sei qui con me?
Una volta mi hai detto di non correre così forte con la macchina in discesa.

Tante cose mi hai detto una volta, ma chissà poi perchè.
Qualche volta, certe cose non si dovrebbero dire.
Perchè non si sa mai cosa possono seminare le nostre parole nelle altre persone.
Forse trovano terreno arido e scivolano via. Ma forse trovano un terreno fresco, pronto ad accoglierle e non sappiamo mai quanto a fondo si possano radicare in una persona.
Così a fondo a volte, da essere ripensate, riutilizzate, strizzate fino a farne sgorgare una goccia, dai nostri occhi, quando pensavamo ormai che fossero asciutte.
In un’impensabile serata d’estate.

 
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Pubblicato da su 27 agosto 2012 in Uncategorized

 

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