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Basta!


Ho bisogno di scrivere. E se scrivo su facebook poi la gente rompe il cazzo dicendo: questa qui è uscita dall’Italia x un pò e si crede chissà chi… E invece no, siete voi che siete incollati allo schifo di questo paese come i prigionieri si affezionano al carceriere per la Sindrome di Stoccolma. Perchè ho sempre un senso di pericolo imminente qui, sia che giri per strada, sia che debba affrontare un esame universitario? La gente si lamenta ma poi si abbandona rassegnata nello schifo. La gente fa fare catechismo ai figli perchè tanto non fa male, cosa può fare di male? COSA PUO’ FARE? Il lavaggio del cervello!!! Tabù inutili che non hanno conseguenze nel breve periodo ma che creano frustrazioni nel lungo periodo che ci portano ad essere il popolo dei vecchi bavosi: quelli che avendo fatto le “brave persone” (ma brave da che punto di vista? La repressione degli istinti naturali ti rende più bravo, chi l’ha deciso? Un coglione pieno di soldi che predica la povertà?) da giovani poi crescendo tradiscono, vanno con le ragazzine nei paesi poveri e fanno lo schifo più totale. Mi fa schifo questo paese in cui per sopravvivere sei costretto a rubare, perchè la classe politica ci insegna che così dobbiamo fare, che le regole ci sono ma che si aggirano anche solo con la capacità oratoria, questo paese dove l’unica cosa buona rimasta è il cibo. Aiuto, voglio scappare di nuovo ed al più presto!

 
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Pubblicato da su 9 luglio 2010 in Vita

 

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Aforisma del venerdì notte


Quanto più l’uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile – John Most

 
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Pubblicato da su 28 febbraio 2009 in Aforismi

 

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Laicità e stato – Anni 60


Il primo presidente cattolico degli Usa e la «separazione assoluta» tra Chiesa e Stato
Tratto dal discorso tenuto da JOHN FITZGERALD KENNEDY il 12 settembre 1960 – Greater Houston Ministerial Association

Mia nota: Siamo nel 2008, sono passati 48 anni, ci sentiamo moderni, tecnologici, ma in Italia non ho ancora sentito il minimo sentore di ciò che state per leggere, da parte di capi di stato o affini. Ci stupiamo che questo uomo sia stato assassinato?

[…]Io credo in un’America in cui la separazione di Chiesa e Stato sia assoluta e in cui nessun prelato cattolico possa insegnare al Presidente (qualora questi sia cattolico) quel che deve fare, e in cui nessun pastore protestante possa imporre ai suoi parrocchiani per chi votare; un’America in cui a nessuna Chiesa o scuola di carattere confessionale siano concesse sovvenzioni tratte dal pubblico denaro oppure preferenze politiche, e in cui a nessuno sia impedito di accedere a un pubblico ufficio, solo perché la sua religione differisce da quella del Presidente in grado di nominarlo o del pubblico in grado di eleggervelo.
Io credo in un’America che ufficialmente non sia cattolica né protestante né ebraica; in cui nessun pubblico ufficiale richieda o accetti istruzioni sulla politica da seguire vuoi dal Papa, vuoi dal Concilio nazionale delle Chiese, vuoi da altre fonti ecclesiastiche; un’America in cui nessun organismo confessionale cerchi di imporre, direttamente o indirettamente, la propria volontà al popolo in generale ovvero alle iniziative dei pubblici funzionari, e in cui la libertà di religione sia una e indivisibile, talché ogni azione contro una delle Chiese sia considerata attentato contro la nazione nel suo complesso. (…)
Infine, io credo in un’America in cui prima o poi l’intolleranza religiosa sia destinata a sparire, e in cui tutti gli individui e tutte le Chiese siano trattati da eguali; un’America in cui ognuno abbia lo stesso diritto di frequentare o no la Chiesa che si è scelta, e in cui non si diano voti cattolici o anticattolici, e in generale nessun blocco di voti di alcuna specie: in cui cattolici, protestanti ed ebrei, laici o ecclesiastici che siano, si astengano da quegli atteggiamenti di disprezzo e ostilità che tanto spesso hanno in passato intralciato la loro azione, per promuovere invece l’ideale della fratellanza tra i cittadini americani. Questa è l’America nella quale io credo, ed è anche il tipo di ufficio presidenziale nel quale io credo; un ufficio d’importanza somma che non deve essere né umiliato, facendone lo strumento di questo o quello schieramento confessionale, né insozzato, negando arbitrariamente la possibilità di accedervi a un membro di qualsivoglia raggruppamento confessionale. Il mio ideale è quello di un Presidente le cui opinioni religiose siano questione che riguardi lui solo e cui esse non siano imposte dalla nazione, e tanto meno imposte quale condizione per il mantenimento
del suddetto ufficio.
[…]E invero, è per un’America del genere che i nostri padri son morti, allorché qui vennero a rifugiarsi per sfuggire all’obbligo dei giuramenti confessionali, di quelle manifestazioni di fedeltà che impedivano l’accesso agli uffici pubblici ai membri delle Chiese meno favorite; è per un’America del genere che son morti i nostri padri, lottando per la Costituzione, per la Dichiarazione dei diritti, per lo Statuto della libertà religiosa della Virginia, e allorché combatterono in quel santuario dell’America cui mi son recato in visita quest’oggi: Alamo.Perché qui, fianco a fianco, caddero Jim Bowie e Davy Crockett, Fuentes e McCafferty, Bailey e Bedillio e Carey, eppure nessuno è in grado di dire se erano cattolici oppure no. Perché in quel caso non si trattava di una prova di carattere religioso.
E io qui, questa sera, vi imploro di seguire questa tradizione e di giudicarmi in base all’opera da me compiuta al Congresso nel corso di quattordici anni: le mie dichiarate prese di posizione contro l’invio di un ambasciatore presso il Vaticano, contro l’aiuto anticostituzionale alle scuole parrocchiali, contro ogni forma di boicottaggio delle scuole pubbliche (che io stesso ho frequentato); e vi chiedo di non giudicarmi sulla scorta di quei libelli e di quelle pubblicazioni che noi tutti abbiamo avuto sotto mano, e nelle quali si raccolgono, dopo averle accuratamente trascelte, citazioni scisse dal contesto di questa o quella dichiarazione fatta da capi della Chiesa cattolica, di regola in altri Paesi, assai spesso nel corso di periodi storici precedenti, e che assai di rado hanno una qualche pertinenza con la nostra situazione. Siffatte pubblicazioni sempre omettono, naturalmente, la dichiarazione dei vescovi americani del 1948, mediante la quale i dignitari della Chiesa cattolica presero apertamente posizione a favore della separazione di Chiesa e Stato.[…]

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Pubblicato da su 24 aprile 2008 in Politica, Religione, Riflessioni

 

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Voto


Oggi cielo grigio…una domenica che profuma della solita domenica piatta e scolorita…
E’ così pure il mio umore, dopo essere andata a votare… mi sento una cassa cranica svuotata dal cervello…è così che ci trattano dopo tutto, e qualunque sarà l’esito di queste elezioni ne rimarrò delusa. Perchè in Italia non ci sarà mai a mio parere un buon governo, dopotutto siamo italiani, e le cose ci interessano solo se ci toccano direttamente, e la politica purtroppo è una cosa che ci tocca sempre meno direttamente, loro sono in cima a una fortezza e noi siamo sotto, la nostra vita è nascosta sotto la loro ombra.

 
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Pubblicato da su 13 aprile 2008 in Politica, Riflessioni

 

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Accanimenti laici


Sapete, leggendo i vari programmi politici dei milioni di partiti che si presenteranno alle prossime elezioni, resto sconcertata dal fatto che non c’è nè uno che rispecchi i miei pensieri. In questo modo, giudicando l’astensione dal voto una sorta di autolesionismo non giustificato, dovrò raggiungere dei compromessi non piacevoli con me stessa e che mi porteranno di sicuro ad autodeludermi.

Infatti la mia mente laica, si arena là dove i partiti di destra non ce la fanno proprio ad avere una visione del mondo disgiunta da Vaticano & Co. Vorrei un partito capace di promettere (attenzione, non ho detto che credo che poi lo metta in pratica – da quando i politici rispettano i loro programmi nelle parti che interessano più ai cittadini) una visione che si stacchi completamente dalla religione/i, vedi questioni che riguardano: aborto, pillola del giorno dopo,… e allo stesso tempo che abbia le palle di non usare buonismo con immigrati, voto agli immigrati, ecc…Perchè se non la smettiamo di trattare bene chi non se lo merita, e trattare male chi ha il diritto di fare le proprie scelte e di decidere della propria vita, finiamo che diventiamo tutti come quelli là, che dall’alto muovono con fili ben saldati le coscienze di chi non riesce a liberarsi del brainwashing che ci fanno dai 6 ai 13 anni.

 
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Pubblicato da su 9 aprile 2008 in Laicismo, Politica, Religione

 

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